Al via oggi due giorni di dibattiti e tavole rotonde sui temi dello sviluppo sostenibile. Oltre 60 relatori nazionali e internazionali si confronteranno sul futuro del pianeta e sui temi cruciali dettati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Rafforzamento del partenariato fra privati, fra privato e non profit, e allo stesso tempo lancio dei green bonds. Sono le prime due proposte emerse nella prima giornata della prima edizione del ‘Sustainable Economy Forum’, promosso da San Patrignano e Confindustria nella comunità di recupero riminese, e sostenuto dai main partner BMW Italia, Eni, Gruppo 24 Ore, IGPDecaux, Intesa San Paolo, l’Ente Nazionale per il Microcredito in qualità di partner, con il patrocinio di Fondazione Cariplo e il contributo di Fondazione CRT.
Una due giorni che vuole accendere i riflettori su due tematiche essenziali, Sostenibilità e Responsabilità, al fine di offrire un contributo allo sviluppo economico e sociale di una società più prospera e consapevole. “Sul fronte mondiale e internazionale oggi dobbiamo pensare a un futuro diverso, a un futuro che dobbiamo costruire bene sui concetti di sostenibilità e responsabilità – ha spiegato Letizia Moratti, co-fondatrice della Fondazione San Patrignano – Sostenibilità che è finanziaria, ambientale e economica, per cui serve un nuovo modello di sviluppo economico e sociale. Un modo potrebbe essere quello dei green bond, che oggi in Francia raggiungono 60 miliardi e in Italia solo 5″. “Sono felice che questo Forum cada nell’anniversario dei 40 anni della comunità – ha osservato – i temi della sostenibilità e della responsabilità sono tra i valori portanti di questa comunità. Questo Forum vuole essere un richiamo all’azione: non dobbiamo più essere bloccati in responsabilità chiuse ma a una responsabilità diffusa che metta insieme cittadini, imprese, istituzioni. L’auspicio – ha concluso la Dott.ssa Moratti – è che il Forum possa essere laboratorio di idee e in particolare sul tema del partenariato, in cui cadono barriere e divisioni e in cui si lavori insieme per costruire un modello di sviluppo sostenibile”.
A sostenere invece l’importanza del concetto di comunità il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia: “Negli ultimi anni abbiamo smarrito nel nostro Paese il senso di comunità, invece dovremmo ritornare allo spirito del Dopoguerra, in cui c’era la certezza del futuro”. In questo senso Boccia ha parlato di “soggetti diversi che si alleano per una visione comune di valori e questo significa trasformare le parole in azioni. Dobbiamo costruire un modello italiano. Siamo chiamati a fare un salto di qualità come Paese e San Patrignano può insegnarci come”.
Una giornata di confronto e di lavoro in cui si è parlato di sostegno all’Africa, di nuovi modelli di welfare e i finanziari, ma anche di pari opportunità fra i generi, soluzioni per le grandi città e di come la tecnologia possa e debba essere sempre più a sostegno dei cittadini. Proprio in merito a quest’ultimo tema è intervenuto Nicholas Negroponte, fondatore di “One laptop per Child Association”: “La tecnologia è importante, ma prima che insegnare a creare app dobbiamo far sì che i bambini e i giovani apprendano e siano in grado di formulare un pensiero. In questo la tecnologia ci può venire in aiuto. E’ grazie ad essa che abbiamo permesso in sei mesi a un villaggio africano di apprendere l’inglese. E per questo è ancor più importante che la connettività arrivi ovunque e possa esser parte del bagaglio dei diritti umani”.