“Parliamo di crescita sostenibile, ma di che cosa? Non è solo il Pil che deve crescere, ma soprattutto il benessere”. Il primo intervento della seconda e ultima giornata del Sustainable Economy Forum, organizzato da Confindustria e San Patrignano in programma nella comunità stessa, di Enrico Giovannini, ex ministro e portavoce dell’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile, è perfettamente in linea con l’idea lanciata ieri dallo stesso palco al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e con l’idea generale di forum. “Ci è chiaro che non vogliamo che il futuro sia quello disegnato dall’Ocse nel suo ultimo rapporto, con bassi tassi di crescita, sempre maggiori differenze sociali, cambiamento climatico – ha continuato Giovannini – Ma per cambiare dobbiamo capire in primis se siamo consapevoli che questi problemi siano reali e cosa possiamo fare per cambiare”.
Una risposta che per Giovannini è chiaramente già scritta e solo da seguire: “L’agenda 2030 è la strada per affrontare queste problematiche, che vanno viste nel loro complesso e non a compartimenti stagni. Serve un nuovo paradigma dello sviluppo, che guardi all’impatto migliore che possono generare assieme capitale umano, naturale, sociale ed economico”.
E poi un messaggio perfettamente in linea con la mission della comunità San Patrignano che ospita l’evento: “Dobbiamo capire che non dobbiamo solo riciclare le cose e i materiali, ma anche le persone, i più deboli, gli emarginati, i disoccupati. La politica in questo ha un ruolo determinante, sia a livello nazionale che europeo”.
Il Sustainable Economy Forum 2019 è un’iniziativa di Confindustria e di San Patrignano. Partner istituzionali: E4Impact e International Trade Center; main partner: BNP Paribas, Sole24Ore; top partner: Accenture, Eni, Hitachi Rail STS, Intesa San Paolo; partner: Aon, Bracco, Acqua Alma, brand del Gruppo Celli, Ente Microcredito, IGP Decaux, Lavazza; con il sostegno di Fondazione IBM; official car Ford.